PIANIFICAZIONE STRATEGICA IN AZIENDA: DAL RISCHIO ALL’OPPORTUNITÀ

La pianificazione strategica è un processo chiave per il successo di ogni azienda, un po' come costruire un piano di battaglia che guida tutte le decisioni aziendali.
Oggi più che mai, la sostenibilità e l’uso degli strumenti tecnologici sono elementi fondamentali che arricchiscono questo concetto, come verrà discusso all’VIII Forum Controllo di Gestione dal titolo "L’importanza della Pianificazione Strategica: dal rischio all’opportunità", organizzato da ANDAF e Wolters Kluwer.
Ma cosa intendiamo per pianificazione strategica e come può trasformare il rischio in opportunità? Scoprilo continuando a leggere.

PIANIFICAZIONE STRATEGICA IN AZIENDA: QUAL È L’ETIMOLOGIA DELLE PAROLE

Partiamo dall’etimologia.

Il termine “pianificare” deriva dal latino, unendo planus (che significa “piano”, qualcosa di stabile e costante) e ficare (che si traduce con “fare, costruire”).

In pratica, pianificare significa costruire con costanza.

“Strategico”, invece, richiama alla mente la direzione di una battaglia o guerra, ma nel contesto aziendale indica la capacità di tracciare una visione a lungo termine, prevedere gli ostacoli e affrontare le sfide.

In azienda, la pianificazione strategica significa quindi costruire un percorso stabile e scalabile verso obiettivi ambiziosi, ma realizzabili.

PIANIFICAZIONE STRATEGICA IN AZIENDA: REALTÀ AZIENDALE

La pianificazione strategica in azienda è un processo essenziale per guidare l’azione manageriale verso obiettivi a lungo termine, coinvolgendo l’intera organizzazione.

Non si tratta solo di gestire le attività quotidiane, ma di costruire valore nel tempo, in linea con i valori dell’azienda e il benessere di tutti gli stakeholder.

In un mondo aziendale sempre più competitivo e in costante cambiamento, la pianificazione strategica diventa un faro che consente alle aziende di anticipare le trasformazioni del mercato, scoprire opportunità nascoste e gestire i rischi.

L’integrazione con la tecnologia e strumenti come l’Enterprise Risk Management consente alle aziende di affrontare sfide e imprevisti, trasformando il rischio in un’opportunità.

A differenza delle guerre, che portano distruzione, un piano strategico aziendale è volto alla creazione di valore sostenibile a lungo termine, mirando alla crescita e al successo.

PIANIFICAZIONE STRATEGICA E CONTROLLO: UNA COMBINAZIONE VINCENTE

La pianificazione strategica non può essere considerata completa senza un efficace sistema di controllo.

Mentre la pianificazione definisce gli obiettivi di lungo termine e le modalità per raggiungerli, il controllo garantisce che il piano venga attuato correttamente, monitorando i progressi e correggendo eventuali deviazioni.

L’etimologia della parola “controllo” deriva dal francese contrôle, che significa “contro registro”.

In origine, questo termine si riferiva alla pratica di tenere un doppio registro per verificare l’accuratezza delle operazioni.

In ambito aziendale, il concetto è evoluto e oggi implica sorveglianza, verifica costante e la capacità di intervenire tempestivamente per evitare derive o errori significativi durante l’implementazione del piano strategico.

Il controllo, quindi, è essenziale per assicurarsi che la pianificazione strategica non rimanga solo un esercizio teorico, ma si traduca in azioni concrete e misurabili.

Attraverso un sistema di controllo efficace, le aziende possono monitorare l’andamento dei progetti e verificare se le risorse, i tempi e le attività siano allineati con quanto pianificato.

In un contesto aziendale moderno, caratterizzato da rapidità di cambiamenti e crescente complessità, il controllo si è evoluto grazie all’uso delle tecnologie digitali.

Oggi, con strumenti di analisi dei dati, software per il monitoraggio delle performance e piattaforme di gestione integrata, le imprese possono avere una visione in tempo reale delle attività, dei costi, dei ricavi e dei rischi associati.

Questo tipo di controllo “intelligente” permette una maggiore precisione e rapidità di risposta di fronte a imprevisti o variazioni del mercato.

Un aspetto chiave del controllo moderno è la sua capacità di adattarsi.

Non deve essere visto come una rigida supervisione, ma come uno strumento flessibile e dinamico, capace di supportare l’evoluzione continua del piano strategico.

In questo senso, il controllo diventa una leva di miglioramento continuo, consentendo all’azienda di aggiustare la rotta in base a nuove informazioni, cambiamenti di contesto o nuove opportunità.

Per esempio, se il piano strategico prevede l’ingresso in un nuovo mercato, il controllo permette di verificare costantemente se le scelte fatte siano efficaci, se i risultati attesi si stanno concretizzando e se sia necessario rivedere le strategie operative in base ai dati raccolti.

In definitiva, la combinazione tra una pianificazione strategica solida e un sistema di controllo efficace costituisce la base per il successo aziendale a lungo termine.

La pianificazione offre la visione e la direzione da seguire, mentre il controllo assicura che ogni passo venga eseguito correttamente e che eventuali ostacoli vengano affrontati con rapidità e flessibilità.

In un mondo in cui il contesto economico e competitivo cambia rapidamente, avere una visione strategica chiara e la capacità di monitorare costantemente le performance aziendali è ciò che permette alle imprese di restare agili, competitive e capaci di cogliere le opportunità emergenti, trasformando ogni rischio in una potenziale opportunità di crescita.

PIANIFICAZIONE STRATEGICA E CONTROLLO: I PILASTRI

Un piano strategico efficace è costruito su una base solida di elementi chiave che lavorano insieme per garantire una direzione chiara e un monitoraggio efficace delle performance.

Ecco i principali pilastri che sostengono ogni strategia vincente:

1. Analisi del contesto L’analisi del contesto è fondamentale per comprendere le dinamiche di mercato e il posizionamento dell’azienda. Questo implica:

  • Analisi dell’ambiente esterno: Include lo studio del mercato, dei concorrenti e delle tendenze economiche. Strumenti come l’analisi PESTEL (Politico, Economico, Sociale, Tecnologico, Ambientale e Legale) aiutano a identificare le opportunità e le minacce che potrebbero influenzare l’azienda.
  • Analisi dell’ambiente interno: Qui si valuta la struttura, le risorse e le competenze dell’azienda. Strumenti come l’analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) consentono di evidenziare i punti di forza e le debolezze, fornendo una base per costruire strategie efficaci.

2. Mission, vision e valori Questi elementi definiscono l’identità e le aspirazioni dell’azienda:

  • Mission: Spiega lo scopo fondamentale dell’azienda, il motivo per cui esiste e quale valore offre ai propri clienti
  • Vision: Delinea l’obiettivo a lungo termine, rappresentando una fonte di ispirazione per i dipendenti e gli stakeholder.
  • Valori: Stabilire principi etici e culturali guida le decisioni aziendali e crea un legame emotivo con i dipendenti e i clienti

3. Obiettivi misurabili Definire obiettivi chiari e specifici è essenziale per orientare gli sforzi verso il successo. Gli obiettivi dovrebbero seguire il criterio SMART:

  • Specifici: Devono essere chiari e ben definiti
  • Misurabili: È necessario avere indicatori che permettano di misurare i progressi
  • “Achievable”: Devono essere raggiungibili e realistici
  • Rilevanti: Dovrebbero allinearsi con la mission e la vision aziendale
  • Temporali: Devono avere una scadenza precisa, per garantire una tempistica di realizzazione

4. Azioni concrete Un piano strategico richiede una roadmap dettagliata che delinei le azioni da intraprendere per raggiungere gli obiettivi. Questo include:

  • Attività specifiche: Identificare i passaggi necessari per realizzare gli obiettivi. Ad esempio, se si desidera migliorare le competenze dei dipendenti, il piano potrebbe includere corsi di formazione, workshop e programmi di mentoring
  • Responsabilità: Assegnare ruoli e responsabilità specifiche ai membri del team assicura che ogni azione venga eseguita con chiarezza e responsabilità
  • Tempistiche: Stabilire scadenze per ogni attività permette di monitorare i progressi e mantenere il focus sull’obiettivo finale

5. Misurazione delle performance La misurazione continua delle performance è cruciale per garantire che il piano strategico stia progredendo come previsto:

  • KPI (Key Performance Indicators): Questi indicatori chiave consentono di monitorare l’andamento delle attività in relazione agli obiettivi stabiliti. Ad esempio, KPI come il tasso di crescita delle vendite, la soddisfazione del cliente e l’efficacia dei corsi di formazione forniscono informazioni utili per valutare il successo del piano.
  • Feedback e correzioni: Utilizzare i dati raccolti dai KPI per effettuare analisi regolari permette di identificare aree di miglioramento e apportare correzioni tempestive. Questo approccio garantisce che l’azienda possa adattarsi rapidamente alle variazioni del mercato e ottimizzare le sue strategie.

Se ti occorre un aiuto per pianificare la crescita della tua startup o della tua azienda, contattaci subito!

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