Nel panorama imprenditoriale contemporaneo, due modelli stanno emergendo come metodi innovativi per il lancio e lo sviluppo di nuove imprese: il corporate venture building e lo startup studio.
Entrambi offrono approcci unici per stimolare l'innovazione e la crescita, ma con differenze sostanziali nel modo in cui operano e nei loro obiettivi.
Scopriamo di più su questi due concetti e Scopriamo di più su questi due concetti e come possono essere utili per la tua startup e per la tua azienda.
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CARATTERISTICHE PRINCIPALI E DIFFERENZE TRA I DUE MODELLI
Anche se il corporate venture building e lo startup studio possono sembrare simili a prima vista, esistono differenze chiave che li distinguono chiaramente.
Il corporate venture building è tipicamente iniziato e gestito da una grande azienda esistente, beneficiando così di risorse significative come l’esperienza settoriale, il capitale e le reti di clienti.
Tuttavia, le nuove imprese create attraverso questo modello possono essere vincolate dalle politiche e dalle priorità dell’azienda madre, limitando così la capacità di innovare.
Il capitale di rischio in questo contesto può provenire dall’azienda madre o da investitori esterni, con un focus principale sulla creazione di valore a lungo termine piuttosto che su un ritorno immediato sull’investimento.
Dall’altro lato, uno startup studio opera in modo più indipendente, basandosi principalmente sulle proprie risorse e competenze per sviluppare nuove imprese, pur potendo ricevere finanziamenti da investitori esterni.
Questo modello offre maggiore flessibilità e libertà creativa, ma comporta anche maggiori rischi, poiché lo studio deve sostenere finanziariamente i propri progetti fino a quando non diventano redditizi.
Il capitale di rischio svolge un ruolo centrale negli startup studio, poiché i progetti sono spesso finanziati con l’obiettivo di ottenere un ritorno rapido e significativo.
In un confronto diretto, il corporate venture building viene avviato da un’unica azienda, mentre uno startup studio opera in modo indipendente e spesso con finanziamenti diversificati.
Le risorse nel corporate venture building provengono dall’azienda madre, mentre gli startup studio utilizzano risorse proprie e competenze interne.
La capacità di innovare nel corporate venture building può essere limitata dalle politiche aziendali, mentre negli startup studio c’è maggiore libertà creativa, sebbene con rischi finanziari elevati.
Infine, il focus del capitale di rischio nel corporate venture building è sulla creazione di valore a lungo termine, mentre negli startup studio è sul ritorno rapido e significativo sull’investimento.
Entrambi i modelli presentano vantaggi unici e possono essere scelti in base alle specifiche esigenze e obiettivi dell’azienda.
Il corporate venture building è ideale per aziende consolidate che desiderano mantenere il controllo e sfruttare risorse interne, mentre gli startup studio sono adatti a chi cerca flessibilità, indipendenza e un approccio diversificato all’innovazione.
COME LE AZIENDE B2B POSSONO TRARRE BENEFICIO DA ENTRAMBI GLI APPROCCI
Le aziende B2B possono trarre numerosi benefici sia dal corporate venture building che dallo startup studio, due approcci distinti ma complementari che possono contribuire significativamente alla loro crescita e competitività.
Il corporate venture building consente alle aziende di rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione.
Questo approccio permette di sperimentare nuove tecnologie e modelli di business senza deviare troppo dalle operazioni principali.
Le nuove imprese create attraverso il corporate venture building possono avvalersi del marchio, delle risorse e della rete di clienti dell’azienda madre, aumentando così le loro possibilità di successo.
Gli investitori desiderano non solo un prodotto di qualità, ma anche una comprensione del suo valore.
Ad esempio, un’azienda B2B nel settore tecnologico potrebbe creare una startup interna focalizzata sull’intelligenza artificiale per sviluppare soluzioni innovative che poi integrerebbe nei suoi prodotti principali, sfruttando la reputazione e la base clienti già esistente per accelerare l’adozione sul mercato.
D’altro canto, uno startup studio offre alle aziende B2B un modo per diversificare i loro investimenti e ampliare il portafoglio di prodotti o servizi.
Poiché uno startup studio sviluppa molteplici progetti in parallelo, può sperimentare diverse idee e approcci, aumentando le possibilità di trovare una formula vincente.
Per esempio, un’azienda B2B potrebbe collaborare con uno startup studio per esplorare nuove tecnologie di automazione o nuove soluzioni di logistica che non sono direttamente collegabili alle sue operazioni attuali, ma che potrebbero rappresentare nuove aree di crescita.
Lo startup studio fornisce un ambiente più agile e flessibile, favorendo l’innovazione e la creatività, il che è particolarmente vantaggioso per le aziende che desiderano esplorare settori emergenti senza le limitazioni strutturali delle grandi organizzazioni.
Nel contesto del capitale di rischio, entrambi i modelli offrono opportunità di investimento interessanti per le aziende B2B.
Investire in corporate venture building permette alle aziende di allineare strettamente le nuove iniziative con la loro strategia aziendale, garantendo un controllo maggiore sullo sviluppo dei progetti.
Questo può portare a sinergie immediate e al rafforzamento del core business.
Al contrario, investire in uno startup studio può rappresentare una strategia per accedere a un flusso continuo di innovazioni e tecnologie emergenti.
Le aziende B2B possono così partecipare a progetti che potrebbero rivoluzionare il mercato, beneficiando non solo dei potenziali ritorni finanziari ma anche dell’acquisizione di nuove competenze e dell’espansione verso nuovi mercati.
In definitiva, adottare entrambi gli approcci può offrire un mix di stabilità e innovazione.
Il corporate venture building permette di integrare le innovazioni direttamente nelle operazioni aziendali esistenti, mentre gli startup studio offrono un laboratorio per sperimentare con maggiore libertà e meno vincoli.
Questa combinazione può creare un ciclo virtuoso di innovazione continua, dove le idee sviluppate negli startup studio possono essere incubate e poi integrate nelle strutture aziendali consolidate attraverso il corporate venture building, garantendo così una crescita sostenibile e l’adozione rapida delle nuove tecnologie.
CASO DI STUDIO: SUCCESSI E FALLIMENTI NELL’ADOZIONE DI QUESTI MODELLI
Per comprendere meglio come il corporate venture building e gli startup studio funzionano nella pratica, è utile esaminare alcuni casi di studio che illustrano sia successi sia fallimenti nell’adozione di questi modelli.
Un esempio di successo nel corporate venture building è Google, attraverso la sua divisione Google Ventures.
Questa iniziativa ha permesso a Google di lanciare una serie di startup di successo, tra cui Nest Labs, una società di automazione domestica, e Verily, una società di ricerca biomedica.
Nest Labs ha rivoluzionato il settore della domotica con i suoi termostati intelligenti e altri dispositivi connessi, mentre Verily si è affermata come un leader nella ricerca biomedica, sviluppando tecnologie avanzate per la gestione della salute.
Queste startup hanno beneficiato enormemente delle risorse di Google, comprese le competenze tecnologiche avanzate, il capitale sostanziale e una rete estesa di clienti e partner.
Google Ventures ha quindi dimostrato come una grande azienda possa utilizzare il corporate venture building per esplorare nuove opportunità di mercato e sviluppare innovazioni significative, mantenendo al contempo il controllo sui progetti.
Sul fronte degli startup studio, un esempio di successo è Rocket Internet, con sede in Germania.
Questo studio ha lanciato numerose startup di successo, come Zalando, un rivenditore online di moda, e Delivery Hero, una piattaforma di consegna di cibo.
Zalando è diventato uno dei maggiori e-commerce di moda in Europa, mentre Delivery Hero si è affermato come uno dei principali attori globali nel settore della consegna di cibo.
Rocket Internet ha dimostrato l’efficacia dello startup studio come veicolo per la creazione di nuove imprese, utilizzando un modello che sviluppa molteplici progetti in parallelo, sperimentando diverse idee e approcci.
Questo ha permesso loro di trovare formule vincenti, anche se il percorso è stato costellato da alcuni fallimenti iniziali.
La capacità di Rocket Internet di attrarre talenti, investimenti e di adattarsi rapidamente alle dinamiche del mercato ha giocato un ruolo cruciale nei suoi successi.
Tuttavia, non tutti i tentativi di corporate venture building o di startup studio hanno avuto esiti positivi.
Un esempio di fallimento è Quirky, uno startup studio con sede negli Stati Uniti, focalizzato sulla creazione di prodotti di consumo innovativi.
Nonostante un entusiasmo iniziale e investimenti significativi, Quirky ha finito per fallire.
Le cause principali del fallimento includono una mancanza di strategia di business chiara e la difficoltà nel generare ricavi sostenibili.
Quirky si basava su un modello che cercava di trasformare idee dei consumatori in prodotti commercializzabili, ma ha faticato a creare un flusso costante di prodotti di successo e a mantenere un equilibrio finanziario stabile.
La mancanza di una visione strategica coerente e di un piano per scalare i prodotti sul mercato ha portato alla sua chiusura.
In sintesi, mentre il corporate venture building e gli startup studio possono offrire vie potenti per l’innovazione e la crescita, il loro successo dipende da vari fattori, tra cui la disponibilità di risorse, una strategia chiara e la capacità di adattarsi rapidamente alle condizioni di mercato.
Le aziende B2B possono trarre insegnamenti preziosi da questi casi di studio, riconoscendo l’importanza di una pianificazione strategica solida e di un approccio flessibile e adattabile per massimizzare le possibilità di successo nei rispettivi modelli.
FUTURO DELL’INNOVAZIONE B2B: QUALE MODELLO PREVALE?
Guardando al futuro, è probabile che vedremo un aumento dell’uso sia del corporate venture building che dello startup studio nel settore B2B.
Entrambi i modelli offrono vantaggi unici e possono aiutare le aziende a rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione.
Tuttavia, la scelta tra i due modelli dipenderà da vari fattori, tra cui le risorse disponibili, la tolleranza al rischio e gli obiettivi di business specifici.
Le aziende che cercano di sperimentare nuove tecnologie o modelli di business senza deviare troppo dalle loro operazioni principali potrebbero preferire il corporate venture building.
Questo approccio consente di mantenere un forte controllo interno, sfruttando le risorse aziendali esistenti come capitale, competenze e reti di clienti consolidate.
In questo modo, le nuove iniziative possono essere integrate strategicamente nel core business dell’azienda, garantendo una continuità e un allineamento con la visione e le priorità aziendali.
D’altro canto, le aziende che cercano di diversificare i loro investimenti e sperimentare diverse idee e approcci potrebbero trovare lo startup studio più attraente.
Gli startup studio offrono un ambiente dinamico e flessibile, ideale per la sperimentazione e l’innovazione rapida.
Operando su molteplici progetti in parallelo, possono testare varie ipotesi di mercato e adattarsi rapidamente ai feedback, aumentando le possibilità di individuare soluzioni vincenti.
Questo modello è particolarmente utile per le aziende B2B che desiderano esplorare nuovi settori o tecnologie senza i vincoli strutturali tipici delle grandi organizzazioni.
Entrambi i modelli, però, richiedono una pianificazione strategica attenta.
Le aziende devono valutare i pro e i contro di ciascun approccio in relazione alle loro specifiche esigenze e capacità.
Ad esempio, mentre il corporate venture building offre stabilità e integrazione con il business esistente, potrebbe limitare la capacità di innovare rapidamente a causa delle politiche aziendali interne.
Al contrario, lo startup studio, pur offrendo maggiore libertà creativa, comporta rischi finanziari più elevati e la necessità di un robusto sistema di supporto per gestire e scalare le nuove iniziative.
È essenziale che le aziende B2B sviluppino una strategia di innovazione ben pensata che consideri questi fattori.
Una strategia efficace dovrebbe bilanciare l’esigenza di innovare con la necessità di mantenere la sostenibilità finanziaria e operativa.
Le aziende dovrebbero anche essere pronte a iterare e adattare le loro strategie in risposta alle dinamiche di mercato in continua evoluzione.
In definitiva, non esiste un modello unico che prevalga universalmente; piuttosto, il successo dipenderà dalla capacità delle aziende di adattare questi modelli alle loro specifiche realtà e obiettivi.
Il futuro dell’innovazione B2B sarà probabilmente caratterizzato da un approccio ibrido, dove le aziende combinano elementi di entrambi i modelli per massimizzare le loro opportunità di crescita e innovazione.
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