BUSINESS PLAN PER STARTUP INNOVATIVE: ANALISI DI MERCATO E TAM SAM SOM

L’analisi di mercato è una componente essenziale del business plan, anzi, possiamo confermare in maniera accurata che senza un’analisi di mercato il business plan per una startup innovativa non avrebbe alcuna efficacia e non porterebbe ad alcun risultato per il team a lavoro sul progetto.
Scopriamo come scrivere l'analisi di mercato in un business plan per una startup, in particolare innovativa.

1. ANALISI DI MERCATO, INTRODUZIONE AL TEMA:

Avere una visione chiara del mercato in cui si vuole entrare, delle dinamiche, della fetta di pubblico che si vuole aggredire e attraverso quali leve di domanda, sono la base di un buon progetto imprenditoriale.

 

Le energie impiegate per svolgere ricerche accurate, analisi e previsioni avranno risvolti positivi nel tempo, permettendo al team di avviare e condurre un business senza sorprese, garantendo una posizione di vantaggio nei confronti dei competitor che non dispongono di tutte queste informazioni.

 

L’audience e chiunque avrà per le mani un business plan ben articolato, apprezzerà sicuramente la presenza prima di tutto un sommario dell’analisi di mercato.

 

A quel punto, potrà decidere se soffermarsi su ogni singola area o andare direttamente ai punti che ritiene maggiormente rilevanti al fine della sua valutazione.

 

Un buon sommario, inoltre, aiuterà sicuramente a dare fin da subito un’impressione positiva, mostrando al primo sguardo l’accuratezza delle analisi svolte dal team impiegato nel progetto.

2. BUSINESS PLAN PER STARTUP INNOVATIVE: IL TAM

L’acronimo TAM rappresenta il “Total Addressable Market”, letteralmente il mercato totale disponibile. Indica la domanda totale di un determinato prodotto o servizio.

 

Stimarlo in modo concreto serve a individuare il mercato più adatto per lo sviluppo del proprio business, ovvero quello con un elevato potenziale di crescita.

 

La startup, attraverso il TAM, avrà la possibilità di inquadrare il proprio progetto all’interno di un panorama globale complessivo e poter capire dove andare a collocarsi step by step.

3. BUSINESS PLAN PER STARTUP INNOVATIVE: IL SAM

L’acronimo SAM invece sta per “Served Available Market”, ovvero il mercato potenzialmente disponibile.

 

La sua stima ci da una misura concreta del mercato, in pratica la parte di Tam che potrebbe essere effettivamente raggiunta.

 

Come si può notare, si va sempre più a restringere la lente di ingrandimento e porre maggior focus sul mercato che si andrà dettagliatamente ad aggredire.

4. BUSINESS PLAN PER STARTUP INNOVATIVE: IL SOM

Per finire, l’acronimo SOM (Serviceable and Obtainable Market) ci indicherà il mercato realmente ottenibile una volta lanciata la startup innovativa.

 

Per calcolare il SOM entrano in gioco diverse variabili, tra cui la presenza di <u e i punti di forza rispetto alla concorrenza.

 

In sostanza, il SOM dipende da come si riescono a sfruttare le proprie competenze e gli strumenti a disposizione.

 

Potremmo spiegare il calcolo degli indici con un semplice esempio.

 

Ipotizziamo di voler iniziare a vendere un nuovo modello di dispositivo di realtà aumentata a 300€ sul mercato italiano.

 

Per calcolare il TAM, sappiamo che in Italia (60 milioni di abitanti) il 2% possiede un dispositivo di questa tipologia.

 

Con un calcolo veloce possiamo capire di essere davanti a una popolazione di 1,2 milioni di persone, che rappresentano la nostra domanda totale, quindi il TAM.

 

Per quanto riguarda il SAM, supponiamo che, per il primo anno di attività, la vendita del prodotto avverrà solo negli store fisici del nord Italia (10,06 milioni di abitanti) e che il 3,0% della popolazione potrebbe essere interessato all’acquisto del prodotto.

 

300 mila persone rappresenta la potenziale clientela e potremmo generare un fatturato di 90 milioni di euro.

 

Per calcolare il SOM, supponiamo di riuscire a posizionare il prodotto in 10 store fisici che accolgono ognuno 100 mila persone interessate.

 

Quindi possiamo dire di assicurare alla nostra impresa un fatturato di 30 milioni di euro, che sarà il nostro SOM.

5. BUSINESS PLAN PER STARTUP: CONSIGLI PER LA REDAZIONE

PIl Business plan, come avrete potuto intuire è un documento fondamentale per una startup innovativa, e ci sono tre consigli molto importanti per la sua redazione:

    perfezionare sempre il business plan e le varie analisi in base all’audience: la presentazione a una banca è differente da un venture capital, stabilite alcune parti fisse del documento, si può aggiungere, togliere, modificare il contenuto sulla base delle caratteristiche del nostro interlocutore per massimizzare l’efficacia e il ‘fit’ delle informazioni che stiamo fornendo;
  • considerarlo sempre un work in progress: aggiornarlo costantemente soprattutto nei dati e nelle metriche e previsioni;
  • non eccedere nella lunghezza: un documento troppo lungo e denso rischia di essere pesante da leggere, annoiare, può addirittura allungare i tempi per ricevere dei feedback ed essere meno efficace; ricordiamo che le persone che lo andranno a leggere sono solitamente molto impegnate; se si ritiene che alcune parti abbiano bisogno di essere approfondite, possiamo anche affidarci agli allegati, che permettono di mantenere snello il documento principale ma di fornire informazioni supplementari.

Se vuoi avere un Business Plan tagliato su misura per le necessità della tua startup scrivici all’indirizzo info@abinnovationconsulting.com, oppure compila il modulo seguente.