ACCELERATORI E INCUBATORI DI START UP: COSA SONO E QUALI SONO LE LORO DIFFERENZE

Far crescere il proprio progetto di startup può essere difficile ma esistono realtà che possono aiutarti ad avviarlo e svilupparlo: gli incubatori e gli acceleratori di startup.
Si sente sempre più spesso parlare di queste due realtà, ma nessuno conosce le caratteristiche e le differenze tra incubatore e acceleratore .
Ti illustriamo nel dettaglio cosa sono, come funzionano, le principali differenze e quale devi scegliere per il tuo progetto di startup.

ACCELERATORI E INCUBATORI DI START UP

Molti credono che acceleratori e incubatori di startup siano simili, ma sbagliano.

In realtà, ogni entità ha le sue peculiarità.

Comprenderne le differenze permette di scegliere il tipo di percorso più adatto alle proprie esigenze.

Infatti, sia gli acceleratori che gli incubatori di startup nascono per aiutare le startup e le aziende innovative, ma lo fanno in momenti differenti della loro vita.

Se l’incubatore di startup è il luogo ideale per coloro che devono ancora sviluppare la loro idea di business, l’acceleratore è pensato per le startup che già esistono e che hanno bisogno di aiuto per far decollare il loro progetto.

Diversi sono anche i servizi che offrono le due entità, così come i costi.

COS’È UN INCUBATORE DI STARTUP?

Per spiegare cosa è un incubatore di startup, possiamo prendere in prestito un’espressione molto simile appartenente al gergo medico.

Parliamo cioè dell’incubazione influenzale: il periodo che intercorre tra la penetrazione di un batterio nell’organismo umano e la comparsa dei sintomi.

Si tratta del momento preliminare, dove il germe trova l’ambiente ideale per instaurarsi e crescere.

Sei ancora confuso?

Niente paura: le definizioni sintetiche esistono per essere arricchite con ulteriori dettagli.

Un incubatore di startup, in altri termini, è il luogo, fisico ma anche virtuale, all’interno del quale una startup può trasformarsi da “semplice” idea di business a effettiva realtà imprenditoriale.

Società di questo tipo, in pratica, sostengono gli startupper nella fase di sviluppo del modello di business affinché questo sia in grado di diventare replicabile e scalabile: gli incubatori di startup validano il modello di business della startup raccogliendo i dati che serviranno, poi, a ottenere le risorse economiche necessarie per finanziarla e mettono a disposizione le loro competenze (offrendo servizi che spaziano dal mentorship alla realizzazione del business plan), il loro network di contatti e, in alcuni casi, anche una sede fisica dove poter portare avanti l’attività.

Alla luce di quanto appena detto, ti apparirà evidente che un incubatore di startup non finanzia direttamente l’impresa ma il suo supporto crea i presupposti necessari e ideali affinché l’azienda possa accedere agli investimenti.

Ovviamente, il periodo di “incubazione” non dura in eterno: il periodo entro il quale la startup dovrà diventare un’azienda a tutti gli effetti ed essere in grado di generare utili e attrarre investitori è indicativamente compreso tra i 3 e i 36 mesi.

Tuttavia, non esiste un limite perentorio prestabilito, anche in considerazione del fatto che ogni startup ha le sue specifiche esigenze.

Altrettanto ovviamente, il sostegno che è in grado di fornire un incubatore di startup, salvo rari casi (in cui sono previsti fondi pubblici ad hoc), non è gratuito: il pagamento, nello specifico, può avvenire sotto forma di un canone fisso mensile oppure tramite la cessione di quote della startup.

Ma, nel dettaglio, cosa offre un incubatore a una startup?

Oltre a un luogo fisico dove tenere le riunioni e lavorare quotidianamente, un incubatore mette a disposizione servizi che vanno dalla formazione, alla mentorship fino alla realizzazione di un business plan.

Gli incubatori sono molto utili anche per rispondere a bandi e finanziamenti per accedere al credito.

COS’È UN ACCELERATORE DI STARTUP?

In una linea temporale che collega l’idea iniziale al primo fatturato in attivo della società, la fase dell’acceleratore di startup arriva successivamente a quella dell’incubatore.

Un’azienda uscita dalla fase dell’incubazione, può entrare in quella dell’accelerazione per iniziare a diventare una protagonista del mercato.

Per questo motivo gli acceleratori sono pensati per startup o aziende già avviate, con un business model ben definito e con dipendenti che lavorano ogni giorno alla buona riuscita del progetto.

Per entrare a far parte di un acceleratore di startup si deve avere un prodotto o un servizio già ben definito e che sia veramente disruptive.

I servizi offerti da un acceleratore sono per certi versi simili a quelli dell’incubatore, ma focalizzati appositamente sulla crescita e sulla conquista del mercato.

Solitamente i programmi degli acceleratori di startup hanno una durata inferiore rispetto a quelli degli incubatori: nel giro di pochi mesi si deve riuscire a completare il proprio progetto.

Essendo delle aziende vere e proprie, gli acceleratori di startup sono profit oriented.

Questo vuol dire che per usufruire dei servizi messi a disposizione è necessario pagare.

La forma di pagamento più comune è quella dell’equity: l’acceleratore di startup partecipa al capitale della startup con una quota che, in linea generale, è compresa tra il 5% e il 15%, e partecipa ai dividendi di fine anno, nel caso in cui il fatturato sia in attivo

QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA INCUBATORE E ACCELERATORE DI STARTUP?

Ora che sono state elencate le principali caratteristiche di un incubatore di startup e di un acceleratore di startup, ti risulterà ancora più evidente l’errore commesso da chi utilizza questi due termini come sinonimi.

Bisogna a questo punto ricordare e sottolineare che la principale differenza tra un incubatore e un acceleratore di startup è rappresentata dal diverso momento in cui intervengono a supporto della startup.

Un incubatore, infatti, aiuta la startup nei suoi primissimi mesi di vita, quando il progetto su cui essa si basa deve ancora prendere forma e trovare concretezza in una realtà imprenditoriale autonoma e strutturata.

Ai programmi di accelerazione, invece, accedono startup ormai già avviate.

Il fatto che incubatori e acceleratori si relazionino con startup che si trovano in fasi differenti della loro vita implica anche che i presupposti e gli obiettivi del loro intervento siano altrettanto diversi: l’incubatore, sostanzialmente, prepara la startup a fare il suo ingresso sul mercato, mentre l’acceleratore aiuta l’azienda a scalare il mercato stesso e ad assumere all’interno di esso un ruolo da protagonista.

Anche la durata è diversa: è utile, a questo proposito, ribadire che l’intervento di un incubatore di startup dura generalmente tra i 3 e i 36 mesi, mentre un programma di accelerazione è molto più breve, dal momento che la sua durata massima, indicativamente è fissata a un anno

COME SCEGLIERE TRA UN INCUBATORE E UN ACCELERATORE DI STARTUP

Giunti a questo punto, la domanda che tutti si pongono è sempre la stessa: ok, ma cosa devo scegliere tra un incubatore e un acceleratore di startup?

Per rispondere in maniera completa ed esauriente a questo quesito, è necessario ribadire che incubatori e acceleratori si rivolgono a interlocutori diversi o, per meglio dire, a interlocutori che si trovano in fasi diverse della loro attività.

Ricorda, quindi, che ricorrere all’aiuto di un incubatore di startup è la soluzione migliore per te se ritieni di avere un’idea di business vincente ma questa non si è ancora trasformata in una realtà aziendale concreta oppure se hai già creato la tua startup ma stai incontrando subito le prime difficoltà a causa della mancanza di esperienza e strumenti.

Se, invece, la tua startup è già avviata sul mercato ma hai bisogno di rafforzare la tua presenza e velocizzare la tua crescita, devi bussare alla porta di un acceleratore di startup.

Per tornare alla domanda iniziale, quindi, è doveroso concludere che, nella scelta tra un incubatore e un acceleratore di startup, devi prendere in considerazione le specifiche esigenze della tua startup e gli obiettivi che intendi perseguire, in relazione alla specifica fase in cui essa si trova.

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Fondamentale, quindi, è che tu sappia anche come avere accesso a un incubatore o a un acceleratore di startup.

Devi, innanzitutto, presentare una domanda d’accesso e, poi, superare una selezione basata su specifici requisiti indicati direttamente dall’ente che organizza i programmi di incubazione o accelerazione.

Molto spesso, tra questi parametri, grande importanza è data al team che c’è dietro la startup e, in particolare, alle sue competenze ma anche alle sue ambizioni.

Anche per questo motivo dovresti valutare bene di chi circondarti in questa tua avventura imprenditoriale.

Tra gli altri fattori in grado di fare la differenza per l’accesso a un programma di incubazione o accelerazione c’è, poi, il target a cui la startup è destinata.

Per arrivare preparato all’appuntamento, quindi, il consiglio per te è quello di provvedere per tempo all’analisi del mercato attraverso il cosiddetto TAM SAM SOM (un particolare strumento che serve a comprendere il segmento di mercato a cui intendi rivolgerti), all’analisi della concorrenza e alla misurazione della traction della tua startup (per traction si intende la validazione del tuo prodotto, cioè la prova che qualcuno è interessato a esso ed è disposto a pagare per usufruirne).

Incubatori e acceleratori di startup potrebbero poi richiederti un pitch deck di presentazione della tua idea di business.

In alcuni casi, inoltre, potrebbe esserti richiesto anche di presentare il cosiddetto MVP (Minimum Viable Product): si tratta del Prodotto Minimo Funzionante, cioè, sostanzialmente, della prima versione del prodotto che la tua startup sta sviluppando.

Come avrai notato, la scelta corretta tra incubatore e acceleratore di startup è cruciale per la buona riuscita del tuo progetto di business.

se vuoi avere un’aiuto concreto nello sviluppo della tua startup, contattaci subito, un nostro esperto è pronto a supportarti, scrivi all’indirizzo di posta elettronica info@abinnovationconsulting.com, oppure compila il modulo seguente.